È morto David Sassoli, presidente del Parlamento europeo

È morto David Sassoli, presidente del Parlamento europeo

Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, è morto ieri notte all’età di 65 anni. Era ricoverato dal 26 dicembre

Sassoli si trovava in una struttura ospedaliera in Italia per una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario.

È stato il suo portavoce Cuillo ad annunciarne la scomparsa tramite Twitter.

Sassoli aveva già annullato tutti gli impegni istituzionali fin dallo scorso settembre, a causa di una “brutta” polmonite dovuta al batterio della legionella, lui stesso lo aveva reso noto in un video.

Il presidente del Parlamento europeo dapprima era stato ricoverato per diversi giorni in un ospedale di Strasburgo, successivamente i medici gli avevano consentito il rientro in Italia per continuare a curare la polmonite. A novembre c’è stata una ricaduta. Il mese scorso Sassoli aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato alla guida dell’Europarlamento. E giovedì prossimo è prevista l’elezione del suo successore, per la seconda metà della legislatura.

“Si può vivere e morire in tanti modi. David Sassoli ha combattuto e lavorato fino all’ultimo istante, informandosi, partecipando attivamente alla causa del bene comune, con curiosità e passione indomabili, nonostante lo stato di salute sempre più precario, dopo la temporanea ripresa di qualche tempo fa”, queste le parole scritte dallo staff di Sassoli in un post pubblicato sul profilo Facebook del presidente del Parlamento europeo. “In questo momento così triste per tante e tanti cittadini italiani ed europei resta, intatta, la forza dei suoi insegnamenti e delle sue indicazioni: mai fingere, mai alimentare polemiche, spirali, pregiudizi, pettegolezzi, meschinità”, aggiungono.

A ricordare il presidente del Parlamento europeo, oltre alle personalità politiche italiane dei diversi schieramenti, anche le altre cariche europee.

“Sono profondamente rattristata dalla morte di un grande europeo e italiano. David Sassoli è stato un giornalista appassionato, uno straordinario Presidente del Parlamento europeo e soprattutto un caro amico. I miei pensieri vanno alla sua famiglia. Riposa in pace, caro David”, parole scritte in un tweet dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

“Sono triste e commosso dopo la notizia della scomparsa di David Sassoli. Europeo sincero e appassionato, ci manca già il suo calore umano, la sua generosità, la sua cordialità e il suo sorriso”, le parole riportate in un tweet dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Chi era David Sassoli
David Sassoli, che avrebbe compiuto 66 anni il prossimo 30 maggio, era nato a Firenze. Giornalista professionista dal 1986, è stato vicedirettore del Tg1 dal 2006 al 2009. Eletto parlamentare europeo per il Partito Democratico nella VII legislatura, è stato capo della delegazione Pd all’interno dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Rieletto alle Europee del 2014, è stato vicepresidente del Parlamento europeo da luglio 2014 a maggio 2019. Ricandidatosi al voto del 26 maggio 2019 nella circoscrizione dell’Italia centrale e viene nuovamente rieletto con 128.533 voti. Il 3 luglio 2019 viene eletto presidente del Parlamento europeo, il settimo italiano a ricoprire la carica, con 345 voti al secondo scrutinio. Il 15 dicembre scorso, a un mese dalla scadenza del mandato, aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato alla presidenza del Parlamento europeo per “non dividere la maggioranza europeista”.

Trasferitosi da piccolo a Roma, a causa del lavoro del padre, giornalista, Sassoli si formò nella tradizione del cattolicesimo democratico, interessandosi allo scoutismo, in particolare dell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani. Negli anni ’80 aveva partecipato all’esperienza della Lega Democratica, un gruppo di riflessione politica animato da Pietro Scoppola, Achille Ardigò, Paolo Prodi, Roberto Ruffilli. Il presidente del Parlamento europeo era sposato con Alessandra Vittorini, architetto, figlia dell’urbanista Marcello Vittorini, al vertice della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio de L’Aquila dal 2015, dalla quale ha avuto due figli, Livia e Giulio.

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