Ero un bullo. La vera storia di Daniel Zaccaro di Andrea Franzoso
DeAgostini, 2022 – La storia vera di Daniel Zaccaro, da promessa del calcio a rapinatore, da detenuto a educatore.
Autore: Andrea Franzoso
Genere: Storie vere
Categoria: Narrativa Italiana
Casa editrice: De Agostini
Anno di pubblicazione: 2022
Daniel Zaccaro è un ragazzo della periferia milanese, il quartiere di Quarto Oggiaro. Nel libro Ero un bullo. La vera storia di Daniel Zaccaro (DeAgostini, 2022), che si occupa con particolare sensibilità dei problemi degli adolescenti, Andrea Franzoso ricostruisce con rigore e senza sconti a nessuno il percorso che ha portato il ragazzino a divenire un adolescente problematico, un giovane disfunzionale, un rapinatore di banche, un molestatore pronto alla rissa violenta. Malgrado la situazione familiare difficile, genitori separati, padre ostile e prevaricante, Daniel aveva sempre mantenuto un rapporto molto stretto con la madre Rita e con la sorella Lucia. Tuttavia le sue azioni criminose lo avevano costretto al carcere minorile, il Beccaria, e a varie comunità di recupero. In una di queste, la Kayros, aveva incontrato una figura determinante nel suo percorso di recupero, don Claudio, un sacerdote super, diverso dallo stereotipo del cappellano del carcere, che aveva intuito le potenzialità del ragazzo cercando di dargli fiducia e di ricostituirne l’autostima.
Un accidentato percorso scolastico al professionale Correnti e una serie di rapporti sbagliati con compagni altrettanto fragili avevano portato però Daniel a continue fughe, trasgressioni, ripetizioni di reati, tanto da essere rispedito in carcere. Il ragazzo questa volta però finisce a San Vittore, in mezzo ai delinquenti comuni e al clima drammatico che si respira nelle case circondariali italiane: sovraffollamento, mancanza di attività ricreative, poca aria, rapporti difficili.
Nei lunghi anni di detenzione Daniel aveva incontrato persone speciali, psicologhe, educatrici, una giudice, un carabiniere, una professoressa di lettere, un compagno di cella più adulto e consapevole. Ecco allora che con l’aiuto e il sostegno di diverse persone che avevano riconosciuto in Daniel un’intelligenza vivace, il ragazzo comincia con difficoltà ma con determinazione il lungo viaggio verso al “redenzione”: comincerà a leggere, a studiare, fino a riprendere gli studi e a diplomarsi con un voto alto, 74/100, grazie anche ad un tema di italiano capace di commuovere la commissione. A quel punto, il sogno dell’Università non gli sarà più precluso: scienza dell’educazione sarà la sua scelta.
Le pagine finali del libro, quando tutti i suoi supporter partecipano alla seduta di laurea che lo vedono “dottore”, sono le migliori e più coinvolgenti del libro. Scritto con garbo, al punto che le parolacce sono sostituite da asterischi, cosa rara, il libro, che è una storia vera, è indirizzato ai giovani adulti che potranno confrontare una vicenda con quella dei tanti giovani che finiscono in giri e situazioni criminose senza poterne venire fuori; Daniel Zaccaro è un esempio, non buonista, per tutti. Da consigliare.