PLAC-GI: Consolidamento di edifici in muratura tramite placcaggio giuntato

PLAC-GI: Consolidamento di edifici in muratura tramite placcaggio giuntato

Omogeneità
Trasformazione di una muratura a “pietra incerta” specie se di scarsa consistenza o lesionata, in una muratura omogenea equivalente ad una megalitica corrispondente allo sfalsamento dei giunti di placcaggio.

Miglioramento comportamento costitutivo
Accoppiamento dei vantaggi inerziali del modello costitutivo rigido discontinuo, tipico della Statica e della Meccanica delle Rocce, con i
vantaggi dell’adattabilità deformativa iperstatica del modello elastoplastico continuo, tipico della Scienza delle Costruzioni e della Meccanica dei Terreni.

Miglioramento capacità dissipative
Accrescimento delle capacità dissipative dell’energia sismica specie in esercizio nei casi di elevata energia cumulata da terremoti pregressi non molto intensi ma frequenti, e presidio del collasso murario corticale, specie in presenza di muratura “a sacco”; miglioramento del comportamento ciclico specie dei vincoli.

Miglioramento rigidezza e resistenza
Miglioramento della rigidezza e della resistenza della muratura senza modificare molto lo schema statico originario, né l’adattabilità deformativa in particolare alle variazioni termiche ed agli spostamenti differenziali ammissibili.

Resistenza triassiale
La resistenza da monoassiale fra le lesioni e biassiale nelle parti sane, diventa con il serraggio triassiale (arbelo di Mohr) e limita molto lo stato fessurativo, come constatato in opera dalla durabilità dell’intonaco sui giunti.

Controllo centro masse e rigidezze
Adattabilità degli interventi a varie cause di dissesto, con possibilità di realizzare protesi mirate, quali pseudo-cordoli sotto i solai o capriate o integrazioni di ammorsamenti di angolate, senza alterazioni rilevanti
della posizione del centro delle rigidezze rispetto a quello delle masse, specie con interventi di adeguamento localizzati in zona sismica, tipo
invece gli intonaci armati.

Adattabilità ai cedimenti
Non alterazione dell’adattabilità delle murature ai cedimenti ed alle variazioni termiche, potendosi verificare fra i giunti l’eventuale
microfessurazione comunemente ammessa a trazione nel cemento armato.

Rotazioni rigide massive
Tendenza a rendere omogenea e monolitica la struttura, favorendo pertanto la dissipazione di energia per rocking, che come noto non dipende dalle caratteristiche meccaniche della muratura, ma da quelle del terreno.

Tempistica studi, indagini e puntellature
Possibilità di realizzare interventi a carattere provvisionale di autopuntellamento, integrato dal serraggio di longheroni e controventi, in modo anche da consentire di effettuare studi ed indagini, evitando costose ed invasive puntellature o demolizioni incontrollate, specie del patrimonio storico architettonico italiano.

Opere provvisionali
Il placcaggio provvisionale può essere inglobato in quello definitivo, anche con disgaggi preventivi, smontaggi e adattamenti, in analogia ai rivestimenti provvisionali delle gallerie.

Reversibilità
Reversibilità degli interventi di placcaggio, contemperando le problematiche del Restauro con quelle della Sicurezza Statica, specie in
zona sismica.

Migliore aderenza
Fattibilità d’impiego del placcaggio anche per il consolidamento, tipo cassero a perdere, di strutture in c.a specie per rinforzare i nodi travepilastro non adeguatamente staffati per resistere ad eventi sismici ed intonacabilità cementizia compatibile chimicamente con il c.a. e ben
aggrappante nelle griglie a differenza dell’aderenza tramite incollaggi con resine delle placche metalliche.

Integrazioni a trazione
Miglioramento delle capacità dissipative del placcaggio tramite particolari costruttivi (cavalieri, nastri, catene) che collegano solo a trazione i giunti, senza alterare le rigidezze a compressione e taglio ciclico.

Risparmio energetico
Possibilità di realizzare al posto dell’intonaco anche un “cappotto termico”, agganciato ai capichiave, di coibentazione per il risparmio
energetico e l’adeguamento alle norme ecologiche a bassa emissione.

Incorporazione impianti
Possibilità di passaggio dei tubi e dei cavi tra i giunti delle griglie dei tubi e dei cavi, evitando tracce selvagge che compromettono la resistenza muraria.

Aspetti economici
Contenimento dei costi del placcaggio, anche riducendo le superfici d’intervento, rispetto a consolidamenti fibrorinforzati con resine, oltretutto non reversibili; anche rispetto all’intonaco armato si possono fare con il placcaggio protesi “ortopediche” economiche mirate alle parti più degradate con sicurezza di progetto intrinseca.

Recupero vani
La possibilità di recuperare vani in fondazione tramite scavi sistematici a campioni rinforzati in sicurezza dal placcaggio e non fare spese in
micropali, è un evidente vantaggio economico.

Limiti
Limitazione di applicazione.
Impossibilità d’impiego in presenza di muratura non intonacata o affrescata. o molto modanata. Nel pietrame a vista si possono peraltro adottare solo capichiave diffusi a vista o inglobati in tradizionali interventi di “scuci cuci”, limitandosi agli ammorsamenti specie con nuovi muri.
Invasività Alternativa alle perforazioni armate controproducenti per il Restauro; peraltro contenibile in protesi molto più efficaci delle cuciture armate.

Accessibilità dei luoghi
Complessità nella realizzazione del placcaggio da realizzare contemporaneamente su ambedue i paramenti murari ben spianati con l’intonaco per consentire con precisione l’apposizione delle griglie “a fresco” ed il serraggio delle barre, specie in presenza di proprietà diverse non accessibili; le diverse mani di lavorazione necessitano del resto anche per gli intonaci armati ed ancor più per i fibrorinforzi.

contidavid

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